BRUXELLES – Si sono tenuti a Bruxelles i vertici di G7, Nato e Europa, a cui hanno partecipato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha chiesto aiuti senza restrizioni e l’1% dei loro 20mila carri armati.
La Nato deciderà oggi di dislocare altri quattro battlegroup sul fronte Est, in Bulgaria, Romania, Slovacchia e Ungheria, per fare fronte alla minaccia russa.
Intanto il G7 è pronto ad adottare nuove sanzioni e continuerà a lavorare per evitare che quelle già decise vengano aggirate anche con la vendita di oro da parte della banca centrale russa. Lo si apprende nelle conclusioni della riunione dei leader del G7.
Sia nel vertice Nato che del G7 si è “mostrata un’unità straordinaria degli alleati nel condannare l’aggressione dell’Ucraina”, ha detto il premier Mario Draghi a margine dei lavori di Bruxelles. “Non è possibile coinvolgere né Nato né Ue nella garanzia di una no fly zone”, ha aggiunto Draghi.
“Risponderemo all’uso di armi chimiche da parte di Mosca, la Nato risponderà”: così il presidente americano Joe Biden da Bruxelles.
“Putin non pensava che avremmo avuto tale coesione tra alleati, la Nato è più unita che mai”. “Gli alleati oggi hanno deciso di fornire più assistenza all’Ucraina – aveva già detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine del summit straordinario dell’Alleanza Atlantica -, anche dal punto di vista militare. Tra questi si contano armi anti carro, difese anti missili e droni, che si sono dimostrati molto efficaci. Gli alleati poi assisteranno l’Ucraina con aiuti finanziari e umanitari”.
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