(ph: Drop of Light/Shutterstock) ROMA – E’ ancora strage di civili in Ucraina. “Ci sono i corpi di circa 200 civili sotto le macerie dei palazzi colpiti a Borodyanka dai bombardamenti russi. Il 24 febbraio siamo stati la prima città ad essere bombardata. Stiamo cominciando adesso a portare via i corpi perché i russi non ce lo hanno permesso fino a quando c’è stata l’occupazione. Ci hanno detto che potevamo evacuare ma sparavano a chiunque uscisse in strada, affiggendo cartelli affinché restassimo in casa e disegnando il simbolo dell’occupazione ovunque”. Così il sindaco di Borodyanka, Georgiy Erko, all’inviato dell’ANSA sul posto. I militari russi si sono ritirati dalla città il primo aprile.
“La Russia vuole uccidere più civili possibili”, ha sostenuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando all’Onu.
“Dove sono le garanzie che deve dare l’Onu? Dov’è la pace che il Consiglio di sicurezza deve costruire?”, ha aggiunto il presidente ucraino parlando al Consiglio di sicurezza dell’Onu. “Il proposito di questa organizzazione è garantire la pace”, ha sottolineato il leader ucraino, aggiungendo: “La Russia porta avanti azioni terroristiche e sta commettendo i peggiori crimini di guerra”.
“I militari russi e i loro comandanti devono essere processati per crimini di guerra”, ha detto Zelensky all’Onu. “Centinaia di migliaia di ucraini sono stati deportati in Russia”, ha denunciato il presidente ucraino. “Serve un tribunale sul modello di Norimberga per processare la Russia per i suoi crimini di guerra in Ucraina”, ha proposto il presidente ucraino. E ancora la strage di civili. Per il segretario di Stato americano, Antony Blinken, quello che è accaduto a Bucha “non è un atto isolato ma parte di una campagna deliberata per uccidere, torturare e stuprare civili”.
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