Allarme munizioni a Kiev

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(ph: Drop of light/Shutterstock) PIERO CHIMENTI – Il Guardian riporta l’allarme che il vice capo dell’intelligence militare ucraina Vadym Skibitsky lancia all’Europa, sulla fornitura di armi da parte dell’Occidente: “Questa è una guerra di artiglieria, e in termini di artiglieria stiamo perdendo. L’Ucraina ha un pezzo di artiglieria ogni 15 pezzi russi. I nostri partner occidentali ci hanno consegnato il 10 per cento di quanto dovevano”. 

Kiev lamenta anche lo scarseggiare della fornitura delle munizioni: “Stiamo utilizzando tra i 5 e i 6 mila proiettili al giorno, abbiamo quasi finito tutte le munizioni, e stiamo usando i proiettili 155 standard Nato. L’Europa ci sta consegnando anche proiettili di calibro inferiore, ma la quantità di consegne si sta riducendo”.

Il Papa ha ricevuto in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, la quale si è successivamente incontrata con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

“Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato, ci si è soffermati sulle buone relazioni bilaterali e sul comune impegno ad adoperarsi per porre fine alla guerra in Ucraina, dedicando particolare attenzione agli aspetti umanitari e alle conseguenze alimentari del protrarsi del conflitto”, riferisce la Santa Sede.

La Russia è aperta al dialogo, ma “bisogna essere in due per ballare il tango”. Così il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, come riporta la Tass, rispetto alla via diplomatica come soluzione al conflitto in Ucraina.

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