CASTELLDEFELS – Vittorio Raso, questo il suo nome, aveva fatto perdere le proprie tracce nel 2020. È stato individuato e riconosciuto durante un controllo stradale, nonostante girasse con documenti falsi. Secondo le prime informazioni, pianificava di fuggire in Brasile.
Il primo arresto di Raso, soprannominato ‘Esaurito’, risale al 2020, a Barcellona, con l’accusa di appartenenza a organizzazione criminale, usura e traffico di stupefacenti. Pochi giorni dopo l’arresto, il tribunale dell’Audiencia Nacional lo rilasciò, affermando di non avere elementi sufficienti per ordinare il carcere preventivo nei suoi confronti (in quanto nel verbale a disposizione appariva solo la contestazione di un reato di usura), e da allora era latitante.
Secondo El País scrive questa valutazione lasciò stupefatta la Polizia Nazionale spagnola. Inseguito, l’Audiencia Nacional emesse un nuovo ordine d’arresto nei confronti di Raso, che nel frattempo aveva però già fatto perdere le proprie tracce.
Nel mese di gennaio di quest’anno, la polizia italiana ha sequestrato in un garage di Nichelino, a Torino, oltre 400mila euro in contanti, insieme a orologi Rolex e gioielli dal valore di oltre 200mila euro, un ‘tesoro’ attribuito proprio a Raso.
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