ROMA – Le inondazioni che hanno colpito il Paese dall’inizio della stagione dei monsoni sono le peggiori degli ultimi decenni. Ormai metà del Paese è sott’acqua, 1.061 persone sono morte, 33 milioni di abitanti su 220 – uno su sette – sono stati colpiti, 800 mila capi di bestiame sono stati portati via dal fango e un milione di case è andato distrutto.
Le piogge monsoniche sono “come un oceano. C’è acqua ovunque. Queste sono le peggiori degli ultimi 30 anni”, ha dichiarato il primo ministro Shehbaz Sharif, in visita nelle regioni settentrionali piu’ duramente colpite, dove sta coordinando gli interventi di soccorso. “Assistiamo ad un oceano d’acqua che sommerge interi quartieri. È l’evento più mostruoso degli ultimi decenni. Gli effetti del cambiamento climatico sono alle nostre porte”, ha sottolineato la ministra dei Cambiamenti climatici, Sherry Rehman.
Secondo quanto riferito dall’Autorità nazionale di gestione delle catastrofi (Ndma), nelle ultime 24 ore si sono registrate 119 altre vittime, ma le autorità faticano a raggiungere i villaggi più remoti nelle zone montuose, col rischio di vedere ulteriormente aumentare il bilancio umano delle alluvioni. Inoltre la stessa fonte governativa ha confermato che finora piu’ di 80 mila ettari di terre agricole sono state devastate, piu’ di 3.400 chilometri di strade e 157 ponti sono stati travolti dalle acque.
Save the Children lancia l’allarme sui rischi per i bambini e chiede a leader, aziende ed élite benestanti di affrontare la crisi climatica.
Per diversi esperti, le alluvioni devastanti dell’estate 2022 sono da ricollegare direttamente al cambiamento climatico e il Paese sta soffrendo le conseguenze di pratiche ambientali irresponsabili in altre parti del mondo. Invece di rallentare a metà agosto, le piogge monsoniche hanno raddoppiato la propria intensità, trasformando decine di corsi d’acqua in fiumi di colore marrone, carichi di fango, legni e pezzi di infrastrutture travolte al loro passaggio.
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