(ph: evan_huang/Shutterstock) KIEV – Al via oggi nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia – sotto il parziale o totale controllo delle forze di Mosca – i “referendum” sull’annessione di tali territori alla Federazione Russa. Si concluderanno il 27 settembre. Scopo del Cremlino è poter considerare un attacco diretto alla Russia, con quel che ne consegue, qualsiasi ulteriore tentativo di Kiev di riconquistare i territori perduti. Le consultazioni sono state biasimate in quanto illegali dagli alleati occidentali di Kiev, i quali hanno già chiarito che non accetteranno mai il risultato, e sono state criticate anche da Pechino, che ha chiesto il rispetto del principio dell’integrità territoriale degli Stati. Le autorità filo-russe insediate in questi territori e Mosca hanno comunque promesso di andare avanti.
“La situazione sul campo di battaglia rimane complessa, ma l’Ucraina sta mettendo pressione sul territorio che la Russia considera essenziale per raggiungere i suoi obiettivi in questa guerra”. E’ quanto si legge nell’aggiornamento quotidiano dell’intelligence britannica sul conflitto in Ucraina. Secondo gli 007 di Sua Maesta’, “negli ultimi 3 giorni le forze ucraine hanno messo al sicuro teste di ponte sulla sponda orientale del fiume Oskil nell’oblast di Kharkiv”. Inoltre, “a sud, nell’oblast di Donetsk, vi sono combattimenti in corso con le forze ucraine che hanno assaltato la citta’ di Lyman, a est del fiume Siverskyy, che la Russia ha conquistato a maggio”.
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