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Kortunov (Consiglio russo): per Mosca non cambia nulla

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(Agenzia DIRE) Roma – “Il voto non cambia granché, al di là di ciò potrà sostenere qualche propagandista o della conferma delle polarizzazioni politiche nelle società europee: l’Italia sosterrà ancora l’Ucraina, aspettarsi scarti rispetto alla linea Draghi sarebbe un errore”. Così all’agenzia Dire Andrey Kortunov, direttore a Mosca del Consiglio russo per gli affari internazionali (Riac).

Al centro dell’intervista le ripercussioni dell’affermazione di Fratelli d’Italia, uno dei pochi partiti a non aver appoggiato l’esecutivo uscente di Roma, che dopo il 24 febbraio ha condiviso la scelta Ue sulle sanzioni contro Mosca e l’invio di armi a Kiev.
“Non ci saranno grandi cambiamenti, perché tutte le forze del centrodestra hanno chiarito che sono contro l”operazione speciale’ ordinata dal presidente Vladimir Putin” ribadisce Kortunov, 74 anni, già professore in molte università all’estero, Stati Uniti compresi, e ancora di recente animatore di convegni a Roma. “A sottolineare la linea europea atlantista è stata la stessa leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: su questo, rispetto all’esecutivo di Mario Draghi, non ci saranno svolte”.

Secondo il direttore, d’altra parte, l’esito del voto conferma nella sostanza la previsione fatta da Putin a giugno sulla “radicalizzazione delle elites” in Europa per i contraccolpi del conflitto in Ucraina e in particolare lo stop russo alle forniture di gas. “Il successo di Fratelli d’Italia”, ragiona Kortunov, “è parte di un contesto europeo segnato da polarizzazioni marcate, già emerso con le legislative in Francia e con le politiche in Svezia, dove è avanzata la destra radicale”.

La tesi di Kortunov è però che non si debba “drammatizzare”, agitando magari lo spettro di “un ritorno del fascismo”. Secondo il direttore, “il sistema politico dell’Italia è tale che I governi cambiano spesso e gli stessi partiti della sinistra, pur sconfitti, continueranno ad avere un ruolo”.

E i propagandisti, sostenitori a oltranza delle scelte del Cremlino? “Diranno che la vittoria di Meloni conferma la loro visione di un’Europa in crisi per le contromisure russe alle sanzioni sull’Ucraina, a cominciare dallo stop al gas” risponde Kortunov. “Un altro tema potrebbero trovarlo nel fatto che Fratelli d’Italia condivide i valori dell’establishment russo, in particolare rispetto alla centralità della famiglia tradizionale e della religione e al contrasto all’immigrazione”.

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