(Frederic Legrand – COMEO/Shutterstock) KIEV – Putin ha celebrato a Mosca l’annessione delle autoproclamate Repubbliche Popolari di Donetsk e di Lugansk, assieme alle regioni di Kherson e di Zaporizhzhia. Non è una sorpresa che i referendum dei giorni scorsi abbiano decretato con ampio margine l’aggregazione di queste zone alla Federazione Russa, poiché i residenti ucraini sono stati obbligati a votare sotto la minaccia delle armi degli occupanti.
La Russia annette al proprio territorio oltre centomila chilometri quadrati dell’Ucraina orientale e meridionale, un’area vasta come il Portogallo. Il leader del Cremlino ha dichiarato: “Gli abitanti dei territori annessi diventano nostri cittadini per sempre. Il popolo ha fatto la sua scelta, una scelta netta. Non c’è niente di più forte della volontà di milioni di persone”. Dure le reazioni della comunità internazionale, che si è espressa contro i ‘referendum farsa’.
Il premier ucraino si è detto pronto a trattare con la Russia senza cedere le regioni appena annesse, ma solo se sarà governata da un altro presidente. Inoltre, Zelensky ha chiesto che la propria nazione venga ammessa il prima possibile nella NATO. Il presidente francese, Macron, ribadisce il suo appoggio all’Ucraina e su Twitter scrive: “Condanno l’annessione illegale da parte della Russia delle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Si tratta di una grave violazione del diritto internazionale e della sovranità ucraina”. Anche il leader dell’Estonia, Alar Karis, ha affermato che i referendum rappresentano un crimine da punire, oltre che da condannare.
La Farnesina scrive sui sociale che l’annessione illegale dei territori ucraini da parte di Mosca è inaccettabile e che l’Italia continua a sostenere a pieno l’indipendenza dell’Ucraina. Gli USA confermano che continueranno a fornire a Kiev l’equipaggiamento necessario per difendersi e Joe Biden esorta i membri della comunità internazionale a respingere gli illegali tentativi di annessione alla Russia, aggiungendo che Mosca calpesta la Carta delle Nazioni. Il leader statunitense annuncia nuove sanzioni contro chiunque appoggi il Cremlino, in accordo con la volontà dei leader del G7 che in un comunicato scrivono: “Non riconosceremo mai queste presunte annessioni, falsi referendum condotti sotto la minaccia delle armi”. (Antonio Bottalico)
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