KIEV – La centrale nucleare di Zaporizhzhia è scollegata dalla rete di alimentazione elettrica in seguito a un bombardamento russo: a denunciarlo la società ucraina per l’energia atomica, Energoatom. “A causa di un nuovo bombardamento da parte delle truppe russe, l’ultima linea di comunicazione con il sistema di alimentazione a 750 kV della centrale nucleare di Dniprovska è stata danneggiata e disconnessa. Di conseguenza, la centrale nucleare di Zaporizhzhya è completamente scollegata. I generatori diesel si sono accesi automaticamente ma le riserve di carburante diesel disponibili per il lavoro in questa modalità saranno sufficienti per 10 giorni”, si legge nel messaggio postato su Telegram e riferito dall’agenzia ucraina Unian.
Il presidente ucraino Zelensky lancia l’allarme: “Siamo sull’orlo di un disastro nucleare a causa della cattura della centrale nucleare”.
Intanto le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto ieri sera tre droni kamikaze di fabbricazione iraniana (Shahed-136) usati dai russi per attaccare le regioni di Odessa e Mykolaiv (sud): lo ha riferito questa mattina su Facebook il Comando operativo meridionale di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform. “Nella tarda serata (del 7 ottobre), le forze di occupazione hanno attaccato le regioni di Odessa e Mykolaiv con tre droni kamikaze Shahed-136. Tutti e tre i droni sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea”, ha affermato il Comando in un comunicato. Come è noto, nella notte tra giovedì e venerdì le forze russe hanno attaccato per la prima volta la città di Zaporizhzhia con droni kamikaze iraniani.
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