Ucraina: raid nella notte nell’Oblast di Kiev e Zaporizhzhia

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(ph: Drop of light/Shutterstock) KIEV – Nuovi raid russi nella notte nell’Oblast di Kiev e Zaporizhzhia. Secondo le autorità filorusse sarebbe stata colpita da un attacco con droni anche la centrale elettrica della Crimea. Il presidente russo Vladimir Putin avverte: “Alto il rischio di un conflitto mondiale”.

Un deposito di carburante nella città di Shakhtarsk occupata dai russi, nella regione ucraina di Donetsk (est), è in fiamme questa mattina dopo essere stato colpito dal fuoco di artiglieria ucraino: a renderlo noto il governatore dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), Vitaly Khotsenko, secondo quanto riportato dalla Tass. “Dodici serbatoi di carburante sono stati colpiti da una granata a Shakhtersk. Stiamo lavorando per evitare le conseguenze di questa situazione di emergenza sui consumatori e per prevenire la carenza di carburante”, ha scritto Khotsenko su Telegram. Per il momento non si segnalano feriti o vittime.

Il presidente russo Vladimir Putin non è interessato ai negoziati poiché mantiene le sue ambizioni territoriali, oltre alle regioni già annesse illegalmente, e vuole ancora un cambio di regime nel Paese: lo riporta nel suo rapporto odierno sull’Ucraina l’Istituto americano per lo studio della guerra (Isw).

Secondo gli esperti dell’Istituto, le recenti dichiarazioni di Putin indicano che la Russia “cerca ancora una vittoria militare in Ucraina e un cambio di regime a Kiev”. In particolare l’Isw cita le parole pronunciate dal leader russo durante un incontro con la Comunità degli Stati Indipendenti (l’Ucraina “ha perso la sovranità”) e ricorda che la sua retorica è stata rafforzata ieri dallo speaker della Duma, Vyacheslav Volodin, il quale ha affermato che “l’Ucraina ha perso la capacità di esistere come Stato” e che “l’Ucraina è occupata dalla Nato”.

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