Ucraina: altre vittime durante la notte, Putin sicuro sull’export del gas

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(ph: Serhii Mykhalchuk/Shutterstock) KIEV – Ieri sono stati lanciati oltre cinquanta missili russi su diverse città ucraine e quarantaquattro di questi sono stati intercettati e abbattuti dalla difesa antiaerea. Tre civili, di cui due a Bakhmut e uno a Kurakhove, sono morti in seguito agli attacchi di ieri nella regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Kyrylenko, aggiungendo che altre tre persone sono rimaste ferite e che nel villaggio di Rubtsi è stato trovato il cadavere di un civile ucciso durante l’occupazione russa. Una donna è morta, mentre cinque individui sono rimasti feriti nei bombardamenti notturni avvenuti a Mykolaiv. Nelle notte, la difesa ucraina ha abbattuto tre droni ma altri hanno colpito Kramatorsk.

Mentre a Kiev sono state ripristinate la corrente elettrica e la fornitura d’acqua, come ha comunicato il sindaco della capitale, le autorità ucraine hanno scoperto trentaquattro camere delle torture nei territori liberati, di cui ben ventiquattro nei territori di Kharkiv. Lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine ha dichiarato che, nella regione di Kherson, i militari russi stanno costruendo fortificazioni e piazzando mine nei pressi delle abitazioni civili per poi occuparle. Nella città di Kakhovka, le truppe di Mosca stanno costringendo i residenti che abitano non lontano dalla sponda del fiume Dnepr ad abbandonare le loro case.

Per quanto riguarda l’esportazione di gas naturale, Putin si è detto sicuro che quest’ultimo continuerà a essere venduto in tutto il mondo nonostante le pesanti sanzioni dell’Occidente. Il presidente russo ha dichiarato che i consumatori di questa materia prima non mancano mai e che i contratti saranno firmati anche da molti paesi europei. Nella peggiore delle ipotesi, la Federazione Russa potrà adoperare l’Europa come ponte per far transitare il prodotto verso tutte le altre regioni del mondo. Tuttavia, è noto che le esportazioni di gas da parte di Gazprom sono diminuite del 42,6% tra i mesi di gennaio e ottobre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. (Antonio Bottalico)

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