(drop of light/Shutterstock) BRUXELLES – Al via oggi in aula alla Camera l’esame del disegno di legge che prolunga per tutto il 2023 l’autorizzazione al Governo a inviare armi all’Ucraina. Berlino si dice pronta da parte sua ad autorizzare la Polonia a fornire i tank Leopard a Kiev. La Russia mette in guardia Usa e Nato sull’invio di armi all’Ucraina: “Porterebbe a un disastro globale”.
Intanto il ministro degli esteri Antonio Tajani sarà oggi a Bruxelles per il Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Ue.
Tra le autorità di Kiev “c’è la consapevolezza di un possibile massiccio contrattacco da parte della Russia” e per questo motivo bisogna dare loro risposte in termini di “fornitura di attrezzature militari ed addestramento”, mantenendo allo stesso tempo le sanzioni contro Mosca. Lo ha dichiarato in un’intervista a Repubblica il presidente del consiglio europeo, Charles Michel, sottolineando che si sta discutendo un altro possibile pacchetto aggiuntivo di misure restrittive. Michel ha quindi spiegato che la ricostruzione dell’Ucraina è “già iniziata” e che ora “il quesito fondamentale” riguarda il possibile utilizzo per questo obiettivo dei beni congelati e confiscati ai russi, circa 300 miliardi di euro.
Il presidente del Consiglio europeo ha infine sostenuto che un’eventuale vittoria russa in Ucraina va scongiurata perché “significherebbe un’Europa non sicura e non libera. Se si accettasse questa possibilità sarebbe un precedente pericoloso per la sicurezza del continente europeo”.
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