CROTONE – Proseguono le indagini della Procura sui mancati soccorsi. Mentre continuano senza sosta le ricerche dei dispersi, che si stima siano tra i 27 e i 47, prosegue l’inchiesta sul naufragio dei migranti a Steccato di Cutro, in cui hanno perso la vita almeno 68 persone.
La Procura di Crotone indaga sulla mancata assistenza all’imbarcazione e sul rinvio di responsabilità tra Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Frontex, che ha coinvolto anche i ministri dell’Interno Piantedosi e dei Trasporti Salvini. «Io sono per la chiarezza, ma nessuno tocchi la guardia costiera», dice il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi. Le indagini sono delegate ai Carabinieri. Chiesti gli atti relativi all’attività dei reparti intervenuti domenica sera.
Intanto ieri si è svolta a Crotone una visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che si è recato prima in ospedale, per un incontro con i feriti, e poi all’impresa di pompe funebri per rendere omaggio alle vittime della strage e prendere la parola con le loro famiglie, alle quali garantiva sostegno.
Nell’ultima riunione del Centro di coordinamento dei soccorsi, che si è tenuta nella Prefettura di Crotone, è emerso che – in base alle stime delle forze dell’ordine – mancano ancora tra i 27 ei 47 migranti. Le ricerche, coordinate dalla Direzione Marittima di Reggio Calabria, proseguiranno ad oltranza per tutto il fine settimana con mezzi aerei e navali, un nucleo di sommozzatori e personale a terra. Il peggioramento delle condizioni meteorologiche potrebbe rendere le ricerche ancora più difficili.
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