Secondo il capo del gruppo paramilitare Wagner Prigozhin “la guerra civile è ufficialmente iniziata”. In queste ore il leader russo ha affermato di essere giunto presso il quartier generale dell’esercito russo a Rostov, centro chiave per l’assalto russo all’Ucraina, e di aver preso il controllo di siti militari, compreso un aeroporto. Lo stesso Prigozhin ha accusato i capi della Difesa russa, ministro Shoigu in testa, di avere ordinato un attacco contro di loro, minacciando di marciare anche su Mosca.
“Non è un colpo di Stato, ma una marcia della giustizia”, “e andremo fino in fondo” ha assicurato, ignorando gli appelli a fermarsi. La procura russa ha aperto un procedimento per “ribellione armata” e a Mosca e Rostov girano carri armati e si rafforzano le misure di sicurezza.
Pronta la replica del presidente russo Vladimir Putin: “Difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da qualsiasi tradimento”. “Adesso si decide il destino del nostro popolo”, ha spiegato il leader russo.
L’esercito russo ha annunciato che “garantirà l’incolumità” dei combattenti Wagner se si dissociano dal loro capo.
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