MOSCA – “Non sono riusciti a spaccare il Paese”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante l’intervento in diretta tv e dopo il tentativo di rivolta della milizia Wagner. “Ora i miliziani entrino nell’esercito o vadano a Minsk”, ha continuato lo Zar dopo aver condannando le “azioni criminali” di chi ha messo in atto un “ammutinamento armato”.
Le autorità avevano deciso di sciogliere la Wagner il primo luglio a seguito di “intrighi”. Lo ha denunciato il suo capo Yevgeny Prigozhin in un messaggio audio, che sarebbe stato visto al Green City Hotel di Minsk. Lo riportano canali Telegram russi e il Kyiv Post che cita media bielorussi.
Nel frattempo la sede Wagner a San Pietroburgo continua ad “operare normalmente”, assicurano i miliziani. Lavrov accusa Macron di aver visto nell’ammutinamento l’opportunità di infliggere “una sconfitta strategica” a Mosca. Poi il ministro russo aggiunge: “Usa assicurano di non essere coinvolti. Ma 007 statunitensi speravano che la rivolta avesse successo”.
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