Incendi boschivi in Algeria: 34 morti e inchiesta aperta per possibile carattere criminale

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ALGERI – Un pesante bilancio di 34 morti è stato confermato dagli incendi boschivi che hanno colpito diverse province dell’Algeria dalla scorsa notte. Il ministero dell’Interno ha riferito che tra le vittime ci sono 10 soldati morti nella provincia costiera di Bejaia in Cabilia, oltre a 24 civili. I principali incendi si sono verificati nelle wilaya di Bouira, Bejaia e Jijel.

La Procura Generale delle province coinvolte ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per esaminare la causa degli incendi e, se verrà dimostrato un carattere criminale ed eversivo, i fascicoli saranno trasmessi al servizio antiterrorismo e criminalità organizzata del Tribunale di Sidi M’hamed ad Algeri.

Il ministero della Difesa algerino ha fornito dettagli sulla morte dei 10 soldati, spiegando che durante l’evacuazione delle aree interessate dal fuoco nei comuni di El Kseur e Beni Ksila, a causa della rapida diffusione del fuoco e del fumo, i soldati sono stati intrappolati insieme agli abitanti dei villaggi adiacenti. Ciò ha portato alla morte di dieci soldati e al ferimento di altri venticinque, alcuni dei quali in gravi condizioni. Il ministero ha sottolineato che per combattere gli incendi, sono stati mobilitati ingenti mezzi e risorse umane, inclusi due aerei antincendio, in coordinamento con le squadre della protezione civile.

Gli incendi si sono verificati in concomitanza con un’ondata di caldo record che ha colpito le diverse province del nord dell’Algeria, accompagnata da forti venti di scirocco, fattori che hanno contribuito alla rapida diffusione delle fiamme.

Le autorità algerine stanno facendo del loro meglio per contrastare gli incendi e mitigarne gli effetti, ma la situazione rimane critica. Gli sforzi per domare gli incendi continueranno, e il Paese è in lutto per le numerose vittime e i danni causati da questa tragedia naturale.

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