Il mese di settembre porta con sé un aumento significativo delle tariffe del gas per i dieci milioni di italiani che si avvalgono delle tariffe a maggior tutela e non hanno ancora aderito al mercato libero. L’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) ha deliberato un aumento del 4,8% sulle tariffe del gas, rappresentando una sfida finanziaria per le famiglie in tutto il paese.
Questa decisione significa che una famiglia media utilizzatrice di tariffe a maggior tutela vedrà aumentare la propria bolletta annuale del gas di 1.327 euro, considerando anche i precedenti rincari dell’elettricità, che hanno fatto salire la spesa totale per luce e gas a 2.091 euro all’anno per nucleo familiare. Questo rappresenta un aumento di 181 euro all’anno rispetto alle tariffe precedenti.
Secondo il Codacons, l’organizzazione per la tutela dei consumatori, questo aumento delle tariffe energetiche mette a dura prova le famiglie italiane, già alle prese con una situazione economica difficile. La crescente spesa per l’energia potrebbe avere un impatto significativo sul bilancio familiare, in particolare nel periodo invernale, quando si verifica l’80% dei consumi di gas delle famiglie.
Tuttavia, ci sono alcune misure positive che sono state confermate per il 2023, tra cui l’azzeramento degli oneri generali e la riduzione dell’IVA al 5% per il gas e l’energia termica. Queste misure potrebbero offrire un certo sollievo ai consumatori, ma il quadro generale rimane sfidante.
È importante che le famiglie italiane considerino opzioni per ridurre i consumi energetici e cercare tariffe più convenienti sul mercato libero per mitigare l’impatto finanziario di questi aumenti tariffari. Allo stesso tempo, potrebbero essere necessarie ulteriori azioni da parte del governo e delle autorità per affrontare la crescente pressione sui costi energetici e garantire una maggiore sostenibilità economica per le famiglie.
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