In un drammatico sviluppo, Israele ha dichiarato lo stato di guerra e ha inviato una colonna di carri armati verso la Striscia di Gaza, segnando un’escalation senza precedenti nei recenti conflitti tra Israele e Hamas. La situazione è sempre più tesa, con un diluvio di bombe che si è abbattuto sulla Striscia nelle ultime ore. Durante la notte, sono stati colpiti circa 800 obiettivi che sono stati attribuiti a Hamas, l’organizzazione palestinese responsabile dei recenti attacchi missilistici su Israele.
Hamas, a sua volta, ha rivendicato un “massiccio attacco missilistico con 100 razzi” su Ashkelon, nel sud di Israele, aggravando ulteriormente la crisi. Secondo fonti del Washington Post, gli Stati Uniti si aspettano che Israele lanci un’operazione via terra contro Hamas a Gaza nelle prossime 24-48 ore.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha ordinato di assicurare un “ulteriore sostegno” militare a Israele in risposta agli attacchi di Hamas. Allo stesso tempo, il leader della maggioranza democratica al Senato, Chuck Schumer, ha espresso la sua delusione alla diplomazia cinese, sottolineando la crescente escalation di violenza tra Israele e Palestina.
Nel frattempo, il presidente iraniano Raisi ha parlato con i leader di Hamas e della Jihad islamica, annunciando che il suo Paese “sostiene la legittima difesa della nazione palestinese”. Secondo il Wall Street Journal, ci sono segnalazioni che l’Iran abbia aiutato Hamas a pianificare l’attacco a sorpresa.
La situazione in Medio Oriente è ora più esplosiva che mai, con gravi preoccupazioni per la vita dei civili coinvolti nei conflitti. La comunità internazionale sta seguendo da vicino gli sviluppi e cercando di mediare per evitare una catastrofe umanitaria ancora più grande. Tuttavia, le speranze di una soluzione pacifica sembrano al momento lontane, mentre il conflitto si intensifica.
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