(Alexandros Michailidis/Shutterstock) BRUXELLES – Il nuovo Consiglio europeo, in corso oggi e domani a Bruxelles, affronta sfide significative, tra cui l’allargamento dei confini europei con i negoziati di adesione dell’Ucraina all’UE e la revisione del bilancio pluriennale dell’Unione, che include uno stanziamento di 50 miliardi di euro per l’Ucraina. Il Patto di stabilità è un altro punto critico, con l’Italia che potrebbe utilizzare il veto per evitare un compromesso considerato eccessivamente punitivo per i Paesi ad elevato debito.
Il presidente Charles Michel ha sottolineato la difficoltà del Consiglio europeo e richiamato il “senso di responsabilità comune” per rafforzare e proteggere gli interessi comuni dell’UE. Durante la notte, la premier Giorgia Meloni ha avuto discussioni con il presidente francese Emmanuel Macron per oltre due ore, seguite dalla partecipazione del cancelliere tedesco Olaf Scholz.
La lettera di Michel ai leader enfatizza la necessità di costruire un compromesso, definendo le nuove sfide come nuovi obblighi e sottolineando che raggiungere il consenso richiederà uno sforzo congiunto e un forte impegno politico.
Le tensioni emergono soprattutto dalle posizioni del premier ungherese Viktor Orbán sulla questione Ucraina, affermando che non ci sono motivi per negoziare l’adesione ora, poiché alcune precondizioni non sono soddisfatte. Le divergenze su questo tema influenzeranno i rapporti con Mosca, Kiev, Pechino e Washington, secondo il premier finlandese Petteri Orpo, che insiste sul sostegno all’Ucraina senza alcun rinvio.
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