Il processo a Israele per genocidio alla Corte dell’Aja prosegue, con dichiarazioni contrastanti. Tal Becker, membro della squadra di difesa israeliana, sostiene che il Sudafrica abbia presentato un “quadro fattuale e giuridico profondamente distorto”. Il processo rimane un punto di tensione internazionale, suscitando dibattiti sulla scena globale.
Nel frattempo, nella notte, Stati Uniti e Gran Bretagna hanno condotto attacchi contro postazioni degli Houthi in Yemen. Questa azione è stata una risposta al presunto intralcio dei miliziani houthi al commercio internazionale nel Mar Rosso, rotta cruciale tra Europa e Asia. Il Pentagono ha dichiarato di aver inviato un “messaggio chiaro”, ma i ribelli yemeniti minacciano una risposta, sostenendo la morte di 5 combattenti negli attacchi USA-GB. Hamas avverte che l’aggressione avrà conseguenze.
In un sviluppo apparentemente distante dalle tensioni, c’è una nota di speranza per gli ostaggi israeliani trattenuti a Gaza. Secondo un’intesa tra Mossad e Qatar, nei prossimi giorni, riceveranno le medicine di cui necessitano. Tuttavia, il contesto più ampio della regione è segnato dal persistente bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza a causa della guerra tra Israele e Hamas, che è salito a 23.708 morti, secondo il ministero della Sanità della Striscia guidato da Hamas. La situazione rimane complessa e suscettibile di sviluppi imprevedibili.
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