Le tensioni tra Russia e Occidente continuano a salire, con nuovi scenari di guerra che si affacciano all’orizzonte. Nelle ultime 24 ore, gli Eurofighter dell’Aeronautica Militare Italiana schierati nella base polacca di Malbork hanno effettuato una doppia intercettazione di aerei russi nel Mar Baltico. Un segnale di allerta che dimostra come la situazione in Europa sia sempre più instabile.
Intanto in Ucraina, la notte è stata segnata da massicci attacchi russi contro le centrali termiche. L’operatore nazionale Ukrenergo ha annunciato l’introduzione di interruzioni elettriche di emergenza in tre regioni del Paese, lasciando migliaia di persone al buio e al freddo. Un nuovo capitolo di sofferenza per la popolazione ucraina, già duramente provata da un conflitto che dura da oltre un anno.
Il Cremlino, dal canto suo, insiste sulla pista ucraina per l’attentato di Mosca. Il comitato investigativo russo afferma di avere “prove” che “nazionalisti” di Kiev avrebbero fornito “ingenti” finanziamenti al commando di tagiki che ha compiuto l’attacco. Inoltre, sostiene che dopo l’attentato gli attentatori stessero andando a Kiev. A sostegno di queste accuse, sono state arrestate nove persone a Dushanbe, capitale del Tagikistan, accusate di avere contatti con gli autori della strage e con l’Isis.
La situazione in Europa è quindi sempre più tesa e il rischio di una escalation del conflitto è concreto. Il premier polacco Tusk ha lanciato l’allarme: “La guerra in Europa è reale, l’Ue deve essere pronta”. Un monito che non può essere ignorato, mentre la diplomazia internazionale tenta di trovare una soluzione pacifica alla crisi.
Le intercettazioni dei caccia italiani nel Mar Baltico, i nuovi attacchi russi in Ucraina e le accuse del Cremlino contro Kiev sono solo alcuni degli elementi che rendono questo scenario sempre più preoccupante. L’Europa si trova ad un bivio: trovare una via d’uscita diplomatica o sprofondare in un nuovo conflitto.
Articolo a cura di Bard
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