Giornalista: Quest’anno, moltissime famiglie stanno affrontando difficoltà economiche, con molte che lottano persino per pagare l’affitto e rischiano di finire per strada. Inoltre, è emerso il fenomeno dello shrinkflation, che ha portato all’aumento dei prezzi di molti generi alimentari, comprese le uova di Pasqua, a causa dell’aumento del costo delle materie prime come il cacao e lo zucchero. Tuttavia, alcune persone come lei stanno cercando di fare la differenza. Rossana, ci può parlare di come ha deciso di rendere questa Pasqua diversa?
Rossana Rodà: Certamente. Quest’anno, abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi sulla solidarietà, donando alle famiglie bisognose per consentire loro di fare la spesa e pagare le bollette per beni di prima necessità.
Giornalista: Capisco. E quale è stato il motivo di questa scelta?
Rossana Rodà: L’aumento delle famiglie in difficoltà a causa della crisi internazionale, alimentata dalle guerre in corso e dall’aumento dei prezzi delle materie prime, ha reso necessario un intervento immediato. Il costo della vita è aumentato notevolmente, colpendo duramente l’economia familiare.
Giornalista: È chiaro. E mi sembra che la vostra organizzazione abbia cambiato approccio alla beneficenza negli ultimi anni, vero?
Rossana Rodà: Esattamente. Negli ultimi anni, ci siamo concentrati maggiormente sul supporto economico per realizzare progetti e sostenere le famiglie e altre organizzazioni. Abbiamo cercato di avere un impatto più duraturo e significativo.
Giornalista: Chi vi contatta per ottenere supporto?
Rossana Rodà: Siamo contattati da altre organizzazioni, fondazioni, famiglie, associazioni e molte altre realtà. La nostra reputazione si è consolidata sia in Italia che all’estero, indipendentemente dal mio ruolo istituzionale.
Giornalista: Lei è tornata a vivere in Svizzera, ma continua a essere attiva anche in Italia. Cosa è cambiato dal 2013 ad oggi?
Rossana Rodà: Sono cresciuta sia personalmente che professionalmente. Il fatto di essere coinvolta in diversi paesi dimostra il nostro impegno a livello globale. Siamo diventati un punto di riferimento per molte organizzazioni e istituzioni che si occupano di cooperazione e supporto umanitario.
Giornalista: Infine, è una missione che non le porta profitto economico, ma che si basa su un intento più profondo. Può condividere con noi cosa l’ha motivata a intraprendere questo cammino?
Rossana Rodà: Assolutamente. Ho fatto una scelta spirituale, creando la prima struttura Haziel in un momento delicato della mia vita. Ho scelto di seguire questa missione indipendentemente dal profitto economico, e mi sento gratificata dal fatto che l’universo abbia ascoltato la mia chiamata.
Giornalista: Grazie per questa illuminante conversazione, Rossana. La sua dedizione e il suo impegno sono esempi da seguire per molti.
Rossana Rodà: Grazie a lei per l’opportunità di condividere la nostra storia. Spero che possa ispirare altri a fare la differenza nelle vite delle persone bisognose.
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