Dopo 48 ore di ricerche serrate, il bilancio delle vittime dell’esplosione alla centrale di Bargi, sul lago di Suviana nel Bolognese, è salito a sei. Nella giornata di ieri, sono stati individuati i corpi di tre dei quattro tecnici dispersi. Resta ancora uno disperso, ma le speranze di trovarlo vivo si sono drasticamente ridotte.
Tra le vittime accertate, vi è Adriano Scandellari, 57enne di Ponte San Nicolò, Padova, lavoratore specializzato di Enel Green Power, recentemente insignito della stella al merito per il lavoro dal presidente Sergio Mattarella. La quinta vittima è Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano, tecnico dell’Abb. L’ultimo corpo ritrovato è di Alessandro D’Andrea, 37 anni, tecnico specializzato originario di Forcoli, in provincia di Pisa, trasferitosi in Lombardia per lavoro. Resta ancora un tecnico da recuperare.
I corpi della quarta e della quinta vittima sono stati trovati al piano -9, uno dei piani allagati dopo l’esplosione. Secondo il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Calogero Turturici, è probabile che siano stati colti dalla morte mentre cercavano di fuggire, poiché i corpi sono stati ritrovati nel percorso di fuga.
Oltre ai tecnici dispersi, i nomi dei tre lavoratori ritrovati si uniscono a quelli di Vincenzo Franchina, Pavel Petronel Tanase e Mario Pisani. Quattro tecnici rimasti feriti nell’esplosione sono ora ricoverati in vari ospedali, con ustioni di diversa entità. Nicholas Bernardini, 25 anni, è stato dimesso dal Bufalini di Cesena con una prognosi di 30 giorni per ustioni alle mani.
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