Teheran ha lanciato una nuova e minacciosa dichiarazione, annunciando la sua disponibilità ad utilizzare un’arma mai impiegata prima in risposta a un possibile attacco da parte di Israele. La minaccia è stata formulata dal portavoce della Commissione per la sicurezza del regime degli ayatollah, sollevando ulteriori preoccupazioni nella già tesa regione del Medio Oriente.
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno deciso di intensificare la pressione sull’Iran, imponendo nuove sanzioni al Paese. Questa mossa potrebbe alimentare ulteriormente le tensioni già presenti nella regione.
Di fronte a questa situazione, Israele si prepara ad affrontare eventuali scenari di escalation. Il gabinetto di guerra israeliano si è riunito di nuovo, mentre gli alleati internazionali esercitano pressioni per favorire una de-escalation delle tensioni.
Anche Hezbollah ha espresso la sua posizione, dichiarando di non volere una guerra totale ma di essere pronti a difendersi. Nel frattempo, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha affermato che l’Italia è pronta a inviare soldati in un futuro Stato palestinese, ribadendo il suo impegno per una risoluzione pacifica del conflitto.
Nel contesto delle crescenti tensioni, si sono verificati nuovi scontri e episodi di violenza all’Università La Sapienza di Roma, in relazione al conflitto in Medio Oriente. Due persone sono state arrestate dopo un tentativo di irruzione sia al Senato accademico che al commissariato di polizia, dove si erano radunati dei manifestanti.
Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha espresso le preoccupazioni del governo italiano riguardo al rischio di ulteriori escalation nello scontro tra Iran e Israele. Pur riconoscendo una possibile reazione da parte di Israele, Crosetto ha espresso la speranza che questa sia contenuta, auspicando una risoluzione pacifica della situazione.
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