(Youssef War/Shutterstock) Israele ha dichiarato di essere pronto a raggiungere un accordo per riavere gli ostaggi, ma ha chiarito che una tregua sarà possibile solo dopo la distruzione completa di Hamas. Questa posizione arriva mentre il conflitto nella regione continua a intensificarsi.
Stanotte, almeno 12 miliziani sono stati uccisi in un raid israeliano nei pressi di Aleppo, in Siria. Questo attacco fa parte di una serie di operazioni militari condotte da Israele nella regione.
Nel frattempo, l’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riportato che almeno 12 persone, tra cui donne e bambini, sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in una serie di bombardamenti israeliani che questa mattina hanno colpito le aree di Khan Yunis e Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Sempre secondo Wafa, altri 10 morti sono stati registrati in due attacchi israeliani sui campi profughi di Bureij e Nuseirat, nel centro di Gaza.
La situazione nella regione rimane estremamente tesa, con continui scontri e bombardamenti che causano un alto numero di vittime civili. Le dichiarazioni israeliane sottolineano l’obiettivo di distruggere Hamas prima di considerare qualsiasi tregua, complicando ulteriormente gli sforzi per raggiungere una soluzione pacifica al conflitto.
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