(Anas-Mohammed/Shutterstock) GAZA – Continuano i violenti bombardamenti nella Striscia di Gaza, con un bilancio tragico che continua a salire. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, gli attacchi israeliani della scorsa notte hanno provocato almeno cinque morti e 13 feriti. Le esplosioni hanno colpito un edificio residenziale nel quartiere di Zarqa, mentre un altro raid aveva già centrato una casa nella zona di Sheikh Radwan. Nel corso della serata precedente, altre due persone hanno perso la vita a Rafah, nel sud della Striscia.
Un bilancio drammatico
Dall’inizio dell’escalation il 7 ottobre scorso, il Ministero della Sanità di Gaza, gestito dal movimento islamista Hamas, ha riportato un bilancio devastante: almeno 37.337 morti e 85.299 feriti. La popolazione di Gaza sta vivendo una crisi umanitaria senza precedenti, con la distruzione di infrastrutture essenziali e un elevato numero di vittime civili.
La tensione tra Esercito e Governo Israeliano
Nel frattempo, l’esercito israeliano (IDF) ha annunciato l’istituzione di una “pausa tattica” quotidiana nel sud della Striscia di Gaza, con l’obiettivo di facilitare la consegna degli aiuti umanitari. Tuttavia, questa decisione ha provocato tensioni con il governo del premier Netanyahu, che ha definito la mossa delle IDF “inaccettabile”.
Reazioni internazionali
Il Commissario Generale dell’UNRWA, Philippe Lazzarini, si trova oggi in Norvegia per discutere della crisi umanitaria a Gaza e delle necessità urgenti della popolazione. Parallelamente, il gabinetto di sicurezza di Israele sta esaminando il rafforzamento degli insediamenti in Cisgiordania. Questa decisione arriva in risposta al crescente riconoscimento dello Stato palestinese da parte di diversi paesi, una mossa che potrebbe ulteriormente intensificare le tensioni nella regione.
Un appello alla pace
La comunità internazionale continua a fare appelli per una cessazione delle ostilità e per l’inizio di negoziati che possano portare a una soluzione duratura del conflitto. Tuttavia, con il persistere delle violenze e l’aumento delle vittime, la strada verso la pace sembra ancora lunga e tortuosa.
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