BRUXELLES – Il primo incontro dei leader europei per scegliere i vertici della nuova legislatura si è concluso senza un accordo definitivo. “Abbiamo una direzione giusta ma in questo momento non c’è accordo,” ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Ha sottolineato la necessità di concludere entro la fine del mese, nonostante la rosa di nomi proposta sia considerata solida: Ursula von der Leyen confermata alla Commissione, il socialista portoghese Antonio Costa al Consiglio, e la liberale estone Kaja Kallas al ‘ministero degli Esteri’ Ue. La conferma di Roberta Metsola al Parlamento, che sceglie in autonomia, completerebbe il quadro.
Le trattative
I Popolari hanno avanzato la richiesta di cambiare il colore politico del Consiglio a metà mandato, complicando le trattative sull’intero esecutivo. Donald Tusk, uno dei negoziatori popolari, ha affermato di avere già una maggioranza con Ppe, liberali, socialisti e altri piccoli gruppi, escludendo la necessità di convincere altri. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito che in Parlamento non deve esserci alcun sostegno per il presidente della Commissione da parte di partiti di destra e populisti di destra, indicando una maggioranza stabile delle forze politiche già in collaborazione.
Un pacchetto di equilibri
Il pacchetto proposto tiene conto dei voti, dei profili e delle aree geografiche. La danese Mette Frederiksen si è ritirata dalla candidatura alla presidenza del Consiglio europeo, sostenendo Antonio Costa come ottimo collega socialista. Il presidente slovacco Peter Pellegrini ha espresso cautela sulla scelta dei rappresentanti Ue per evitare ulteriori tensioni, in riferimento a Kaja Kallas, nota per la sua forte opposizione a Mosca.
La Commissione europea
La guida della Commissione europea resta un punto cruciale. Giorgia Meloni ha incontrato Viktor Orban, che ha definito la situazione “ancora fluida.” Il primo ministro croato Andrej Plenkovic ha riportato un dibattito positivo, con voci a favore di von der Leyen. Orban ha criticato l’alleanza del Ppe con socialisti e liberali, mentre Emmanuel Macron ha mostrato ottimismo sull’accordo finale, suggerendo che potrebbe arrivare dopo le elezioni francesi del 30 giugno e 7 luglio.
La posizione italiana
Meloni è arrivata a Bruxelles consapevole della rosa di nomi già proposta: Ursula von der Leyen, Antonio Costa e Kaja Kallas. Mentre i voti di FdI all’Eurocamera potrebbero facilmente andare a von der Leyen, ci sono dubbi su Costa tra i Conservatori e il Ppe. Roma vuole assicurarsi un commissario di peso con titolo di vicepresidente. Daniele Franco e Elisabetta Belloni sono tra i nomi più gettonati per ruoli chiave, come quello alla Concorrenza.
Leave a Reply