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Raid ucraino in Crimea con missili Usa, Cremlino: ci saranno conseguenze

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(Milan Sommer/Shutterstock) Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che “il coinvolgimento degli USA” nel conflitto in Ucraina, con le conseguenti “uccisioni di civili”, non potrà non avere “conseguenze”. Questa affermazione si riferisce al bombardamento di ieri sulla Crimea, condotto con missili americani Atacms. La Russia ritiene gli Stati Uniti responsabili quanto l’Ucraina per il raid, secondo quanto riferisce l’agenzia Tass.

Preparativi e reazioni

Il presidente russo, Vladimir Putin, si sta preparando a una lunga guerra, mentre l’alto rappresentante dell’Unione Europea, Josep Borrell, ha sottolineato l’importanza di continuare il supporto all’Ucraina parallelamente agli sforzi diplomatici. Arrivando al consiglio Affari esteri, Borrell ha dichiarato: “La prima tranche degli extra profitti degli asset russi dovrebbe essere consegnata la prossima settimana e lo sarà. Questi soldi non possono essere bloccati, abbiamo una soluzione e la metteremo sul tavolo oggi: Kiev ha bisogno di aiuto e ne ha bisogno oggi e spero che i ministri sostengano la nostra proposta”.

Sanzioni e ritorsioni

La somma in questione ammonta a 1,4 miliardi di euro, finora bloccati dall’Ungheria. Nel frattempo, la Russia ha annunciato di aver risposto all’adozione del 14° pacchetto di sanzioni dell’UE espandendo “significativamente” la lista di rappresentanti delle istituzioni europee e dei Paesi membri a cui è vietato l’ingresso sul suo territorio nazionale.

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