PARIGI – Oggi, 6 luglio, a mezzogiorno, è iniziato il voto per il secondo turno delle elezioni anticipate in Francia, con la piccola comunità di Saint-Pierre-et-Miquelon, al largo del Canada nell’Atlantico del Nord, la prima a recarsi alle urne. Nell’unico collegio elettorale dell’arcipelago, la sfida è tra un esponente di destra e un socialista. Seguiranno la Guyana, le Indie occidentali, i francesi che vivono in America, la Polinesia e la Nuova Caledonia. Domani sarà la volta di tutti gli altri territori d’oltremare e della Francia continentale.
Marine Le Pen: “Revocheremo uso delle armi in Russia”
Nel frattempo, Marine Le Pen, leader del partito di estrema destra Rassemblement National (Rn), ha dichiarato che un primo ministro del suo partito impedirà a Kiev di usare armi a lungo raggio fornite dalla Francia per colpire la Russia. Inoltre, ha affermato che ostacolerà un possibile invio di soldati francesi in Ucraina. In un’intervista alla CNN, Le Pen ha detto: “Se Emmanuel Macron vuole inviare truppe in Ucraina e il primo ministro è contrario, allora non verranno inviate truppe in Ucraina”. Ha anche aggiunto che permettere a Kiev di utilizzare missili a lungo raggio forniti dalla Francia all’interno della Russia sarebbe revocato. Le Pen ha sottolineato che la sua unica “linea rossa” sull’Ucraina è impedire che la Francia diventi un “co-belligerante” nel conflitto.
Il primo turno delle elezioni
Il primo turno delle elezioni, tenutosi domenica 30 giugno, ha visto la netta vittoria del Rassemblement National, che insieme agli alleati ha raggiunto il 33,2% dei voti. Il Nuovo Fronte Popolare, l’alleanza di sinistra, ha ottenuto il 28% delle preferenze, mentre la coalizione Ensemble pour la République dell’attuale presidente Emmanuel Macron si è fermata al 20,83%. Nonostante un leggero calo, il partito lepenista ha bissato il successo ottenuto alle elezioni europee del 9 giugno, che hanno spinto Macron a sciogliere l’Assemblea nazionale e a convocare nuove votazioni.
Possibili scenari post-elettorali
Se il Rn otterrà la maggioranza, il primo ministro sarà Jordan Bardella, 28 anni, il più giovane della storia francese, che attuerà l’agenda anti-immigrazione sostenuta dal partito da decenni. Sarebbe il primo esecutivo di estrema destra in Francia dalla Seconda Guerra Mondiale. Qualora la sinistra riuscisse, con il Fronte Repubblicano, a sconfiggere la destra, dovrà affrontare una difficile trattativa per governare. Il premier Gabriel Attal ha dichiarato che il suo governo garantirà la continuità dello Stato “per tutto il tempo necessario” in attesa della formazione di un nuovo esecutivo, ma ha avvertito che “una maggioranza dominata dall’estrema destra” rappresenta un “pericolo, un progetto catastrofico”. L’eurodeputato Raphael Glucksmann, ex capo della lista socialista alle Europee, ha messo in guardia contro una smobilitazione degli elettori e ha affermato che non si può escludere la possibilità di una maggioranza assoluta per il partito lepenista.
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