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Terzo giorno di summit per l’Alleanza Atlantica: la Nato rafforza lo scudo anti-Putin

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WASHINGTON – Nel terzo giorno di summit, i membri dell’Alleanza Atlantica si sono concentrati sul rafforzamento della difesa contro le minacce di Mosca. Tra le decisioni principali, il via libera al trasferimento degli F16 a Kiev e lo stanziamento di ulteriori 40 miliardi di dollari per sistemi di difesa aerea destinati all’Ucraina. Questo sostegno massiccio mira a rafforzare la capacità difensiva ucraina contro le aggressioni russe.

Monito alla Cina e risposta di Pechino

Dal vertice è arrivato anche un forte monito alla Cina, esortandola a non fornire supporto a Mosca. In risposta, Pechino ha accusato la Nato di incitare allo scontro, sottolineando la necessità di evitare ulteriori tensioni.

L’impegno dell’Italia

Il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni è stata protagonista di grandi manovre diplomatiche per rassicurare gli alleati sull’impegno dell’Italia. Meloni ha ribadito la volontà del governo italiano di mantenere il 2% del PIL per le spese militari, sottolineando l’importanza della partecipazione dell’Italia nel fondo da circa 40 miliardi annunciato dall’Alleanza per sostenere Kiev. Questo impegno comprende non solo il trasferimento degli F16, ma anche nuove difese aeree, la creazione di un centro di coordinamento degli aiuti in Germania e la nomina di un alto funzionario civile nella capitale ucraina.

La lettera di intenti Elsa

Oggi, a margine del summit, Francia, Germania, Italia e Polonia firmeranno una lettera di intenti riguardante l’Elsa (European Long-Range Strike Approach). Questo accordo rappresenta un passo significativo verso una maggiore cooperazione europea nella difesa, puntando a sviluppare capacità di attacco a lungo raggio che aumenteranno ulteriormente la deterrenza contro le minacce esterne.

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