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Netanyahu a Washington: arresti e proteste contro il Discorso al Congresso

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La situazione a Washington si è intensificata con l’arrivo del premier israeliano Benjamin Netanyahu, accolto lunedì scorso. La polizia del Capitol ha reso noto su X che “circa 200 persone sono state arrestate per aver manifestato all’interno dell’edificio della Cannon House,” specificando che “manifestare all’interno degli edifici del Congresso è illegale.” I manifestanti filo palestinesi protestavano contro il discorso di Netanyahu previsto per il pomeriggio (ora locale) al Campidoglio. Decine di deputati e senatori democratici hanno già dichiarato che boicotteranno il discorso, probabilmente in numero maggiore rispetto ai 58 che lo evitarono nove anni fa durante l’amministrazione Obama.

Un Governo di Riconciliazione nazionale a Gaza

Nel frattempo, Hamas e Fatah hanno siglato un’intesa sotto gli auspici della Cina per la formazione di un “governo di riconciliazione nazionale ad interim” a Gaza nel dopoguerra. Questo annuncio ha riacceso il dibattito sul futuro assetto politico della Striscia di Gaza, un tema di notevole disaccordo tra Netanyahu e l’amministrazione Biden. Il presidente degli Stati Uniti incontrerà Netanyahu domani, seguito da Kamala Harris, e venerdì il premier israeliano si recherà da Trump a Mar-a-Lago, cercando un appoggio bipartisan.

Proteste sotto l’Hotel Watergate

Le proteste filo palestinesi si sono estese fino all’hotel Watergate, dove Netanyahu alloggia. Un imponente dispiegamento di polizia, con strade sbarrate, droni e motovedette sul Potomac, ha caratterizzato l’area. Circa un centinaio di attivisti hanno manifestato con slogan contro “il genocidio” e a favore di una Palestina libera, di fronte a un cordone di agenti. I manifestanti, inizialmente riuniti nell’iconica rotonda del Congresso, erano stati organizzati da Jewish Voices for Peace e indossavano magliette rosse con il messaggio “Not in my name”. Gli striscioni portati dai manifestanti includevano slogan come “Gli ebrei dicono al Congresso: smettete di inviare armi a Israele” e “Nessuno è libero finché tutti non sono liberi”. Dopo ripetuti avvertimenti, la polizia del Congresso ha iniziato ad arrestare i manifestanti.

Boicottaggio democratico del Discorso al Congresso

Numerosi democratici hanno annunciato che boicotteranno il discorso di Netanyahu al Congresso. Tra questi, la deputata Alexandria Ocasio-Cortez ha definito Netanyahu un criminale di guerra, e il senatore Dick Durbin ha criticato la strategia di difesa di Israele. Anche i deputati Cori Bush e Jan Schakowsky, e i senatori Chris Van Hollen e Bernie Sanders, hanno dichiarato che non parteciperanno. Sanders ha affermato: “Sono d’accordo con la corte penale internazionale e con la commissione indipendente dell’Onu sul fatto che Benjamin Netanyahu e Yahya Sinwar sono dei criminali di guerra”. Tra gli assenti figurano anche il senatore Jeff Merkley e il deputato James Clyburn.

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