Teheran ha promesso una vendetta “severa” per l’assassinio di Haniyeh, annunciando che si consumerà nei “tempi, nei luoghi e nei modi appropriati”. Questo avvertimento è stato lanciato dalle Guardie della Rivoluzione iraniane in una nota indirizzata al “regime terrorista sionista”.
La tensione è aumentata notevolmente dopo che un drone israeliano ha preso di mira un veicolo palestinese, uccidendo cinque persone. Tra le vittime, secondo quanto riferito dall’esercito israeliano, c’era Sheikh Haitham Balidi, un comandante militare delle Brigate Izzadin al-Qassam, l’ala militare di Hamas a Tulkarem, in Cisgiordania. In seguito a questo attacco, in Iran sono stati effettuati decine di arresti alla ricerca di possibili complici e talpe coinvolte nell’omicidio del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh.
Nel contesto di queste crescenti tensioni, la Svezia ha deciso di chiudere la sua ambasciata a Beirut per timore di una escalation militare nella regione. Anche il Pentagono ha annunciato l’invio di ulteriori jet e navi da guerra per proteggere Israele da possibili minacce iraniane.
Intanto, stasera negoziatori dello Stato ebraico torneranno al Cairo per discutere di un possibile accordo di tregua a Gaza. Nel frattempo, la compagnia aerea Wizz Air ha sospeso i voli su Israele a causa delle crescenti tensioni.
La situazione rimane tesa e in continua evoluzione, con gli occhi del mondo puntati sulla regione in attesa di ulteriori sviluppi.
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