In Giappone la terra continua a tremare: nuova scossa di magnitudo 6.8, cresce la paura per un possibile mega-terremoto

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Una nuova scossa di terremoto, di magnitudo 6.8, è stata registrata oggi nel nord del Giappone, nel Mar di Okhotsk, vicino alle coste di Hokkaido. Il sito del Sistema di Allarme Tsunami degli Stati Uniti ha confermato l’evento sismico, precisando che non è stato emesso alcun allarme tsunami. Anche l’Istituto Geofisico Statunitense (USGS) ha riportato la scossa, localizzata a 150 km a est di Dolinsk e a una profondità di 406,5 km, stimando una magnitudo di 6.5.

Cresce la paura per un mega-terremoto

Nel frattempo, la popolazione giapponese è sempre più preoccupata per la possibilità di un imminente mega-terremoto. Negli ultimi due giorni, il Paese è stato colpito da forti scosse, con magnitudo 6.9 e 7.1, che hanno fatto scattare l’allerta tsunami. Secondo l’agenzia meteorologica giapponese, è possibile che un terremoto di grande intensità possa verificarsi a breve, scatenando una corsa ai supermercati per l’acquisto di beni di prima necessità e kit per catastrofi.

Corsa ai supermercati

La paura ha provocato il panico tra i cittadini, con lunghe code nei negozi e scaffali vuoti. In un supermercato di Tokyo, è stato affisso un cartello che si scusava per la carenza di alcuni prodotti, attribuendola ai “resoconti mediatici legati al terremoto”. Il cartello avvisava anche di potenziali restrizioni alle vendite, segnalando che l’acqua in bottiglia era già razionata a causa dell’approvvigionamento “instabile”.

Sul sito del colosso dell’e-commerce giapponese Rakuten, toilette portatili, alimenti conservati e acqua in bottiglia sono ora tra gli articoli più ricercati. Anche lungo la costa del Pacifico, i rivenditori hanno segnalato un’impennata nella domanda di forniture legate ai disastri.

L’allarme per una possibile mega-scossa si concentra sulla “zona di subduzione” del Nankai Trough, un’area nell’Oceano Pacifico dove in passato si sono verificati massicci terremoti. La situazione rimane tesa e la popolazione attende con preoccupazione ulteriori sviluppi.

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