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Tragedia in mare nel Palermitano: affonda una barca a vela, sei dispersi tra cui il tycoon britannico Mike Lynch

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PORTICELLO – Una tromba d’aria improvvisa ha causato l’affondamento di una barca a vela di 56 metri nelle prime ore di questa mattina, nel tratto di mare davanti a Porticello, nel Palermitano. A bordo dell’imbarcazione, denominata “Bayesian,” si trovavano 22 persone. Di queste, 15 sono state salvate grazie all’intervento tempestivo delle motovedette della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco. Tuttavia, rimangono sei dispersi: quattro britannici e due americani. Tragicamente, uno dei dispersi è stato ritrovato senza vita; si tratta del cuoco del veliero, un cittadino canadese con passaporto di Antigua, riconosciuto dagli altri membri superstiti dell’equipaggio. Il suo corpo è stato recuperato dai sommozzatori che stanno ancora lavorando attorno al relitto, adagiato a 49 metri di profondità.

Tra i dispersi il tycoon britannico Mike Lynch

Tra i dispersi figura Mike Lynch, il fondatore britannico della multinazionale informatica Autonomy, spesso soprannominato il “Bill Gates britannico”. Lynch, 59 anni, era recentemente stato prosciolto da un caso di frode legato alla vendita della sua società a Hewlett-Packard. La moglie di Lynch, Angela Bacares, è tra le persone salvate. Secondo fonti britanniche, l’imbarcazione sarebbe di proprietà dello stesso Lynch.

A bordo soprattutto britannici

L’equipaggio e i passeggeri erano per la maggior parte britannici, ma includevano anche persone di altre nazionalità, tra cui un neozelandese, un cittadino dello Sri Lanka, due anglo-francesi e un irlandese. Tra i superstiti c’è anche un bambino di un anno, che è stato trasportato d’urgenza all’ospedale dei Bambini di Palermo. Tra i feriti si trovano James Emslie, 35 anni, la moglie Charlotte Golunski, 35 anni, e la loro figlia Sofia di un anno, tutti di nazionalità britannica. Anche Angela Bacares, moglie del tycoon Mike Lynch, è tra i sopravvissuti, mentre lui risulta ancora disperso.

Il valore della barca e le circostanze del naufragio

Secondo il quotidiano britannico “The Independent”, il veliero affondato era disponibile per il noleggio a circa 195.000 euro a settimana. Costruito nel 2008 dal cantiere italiano Perini Navi, lo yacht era lungo 56 metri e aveva un albero di 75 metri, uno dei più alti al mondo. La barca poteva ospitare fino a 12 passeggeri e aveva una capacità totale di carburante di 58.700 litri.

Testimonianze drammatiche

Il comandante della nave olandese “Sir Robert Baden Powell,” Karsten Börner, è stato il primo a soccorrere l’imbarcazione in difficoltà. “Il vento era fortissimo. Ho visto l’albero maestro del veliero, alto 72 metri, spezzarsi e cadere in acqua. È successo tutto in pochi istanti,” ha raccontato Börner, ancora visibilmente scosso. Grazie alla sua prontezza, è riuscito a salvare 15 persone.

Charlotte Golunski, una delle superstiti, ha raccontato all’ANSA i momenti di terrore vissuti durante il naufragio: “Per due secondi ho perso mia figlia in mare, poi l’ho subito riabbracciata tra la furia delle onde. L’ho tenuta stretta mentre il mare era in tempesta. Per fortuna si è gonfiata la scialuppa di salvataggio e in 11 siamo riusciti a salirci sopra.”

Le ricerche dei dispersi continuano incessantemente, mentre la comunità internazionale segue con apprensione l’evolversi della vicenda.

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