Il ministero della Sanità libanese ha riferito che tre soccorritori della Protezione civile sono stati uccisi e altri due gravemente feriti in seguito a un attacco israeliano nel sud del Libano. La squadra era impegnata nello spegnimento di incendi nella zona quando è stata colpita dalle forze israeliane.
Nel frattempo, un bombardamento israeliano ha colpito una scuola nel nord della Striscia di Gaza, provocando almeno tre morti e 20 feriti. L’edificio, che fungeva da rifugio per gli sfollati, è stato preso di mira dalle forze israeliane, secondo quanto riferito dalla difesa civile di Gaza. La scuola Halimah al-Saadiyah, trasformata in un rifugio, è stata attaccata mentre gli sfollati dormivano nelle tende all’interno della struttura, ha riportato l’agenzia Wafa.
Onu chiede indagine sulla morte dell’attivista turco-americana
Le Nazioni Unite hanno sollecitato un’indagine approfondita sull’uccisione di Aysenur Ezgi Eygi, un’attivista turco-americana di 26 anni, colpita a morte dall’esercito israeliano durante una manifestazione nella città di Beita, in Cisgiordania. Secondo Al Jazeera, l’autopsia condotta dalla medicina legale palestinese ha confermato che l’attivista è stata uccisa da un colpo sparato da un cecchino israeliano, colpendola alla testa.
Valico di Kerem Shalom chiuso: aiuti umanitari bloccati
Fonti ufficiali egiziane hanno confermato che, per il secondo giorno consecutivo, le autorità israeliane hanno mantenuto chiuso il valico di Kerem Shalom, impedendo l’ingresso di aiuti umanitari destinati alla Striscia di Gaza dall’Egitto. Il blocco è stato giustificato dalle forze israeliane con la ricorrenza dello shabbat, il giorno di riposo settimanale in Israele.
Sforzi internazionali per un cessate il fuoco
Gli uomini della CIA e del MI6 stanno collaborando attivamente per negoziare un cessate il fuoco a Gaza. I responsabili delle due principali agenzie di intelligence, americana e britannica, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta al Financial Times, confermando che le trattative sono in corso per fermare l’escalation del conflitto.
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