BEIRUT – Oggi il Libano è stato scosso da una serie di esplosioni di walkie-talkie che hanno causato almeno nove morti e centinaia di feriti tra Beirut e la valle della Bekaa. Secondo i media libanesi, le esplosioni si sono verificate durante i funerali delle vittime dell’attacco hacker del giorno precedente. Video sui social media mostrano immagini drammatiche di persone ferite o decedute nelle due località.
Dietro a queste esplosioni simultanee di dispositivi in dotazione a esponenti di Hezbollah in Libano e Siria potrebbe esserci Israele. Fonti indicano che il Mossad avrebbe piazzato esplosivi nei cercapersone prima che fossero distribuiti, provocando la morte di almeno 18 persone e il ferimento di circa 4.000, tra cui l’ambasciatore iraniano a Beirut.
In risposta, le compagnie aeree Lufthansa, Air France e British Airways hanno sospeso i voli verso Israele per motivi di sicurezza. Nel frattempo, Hezbollah ha dichiarato che continuerà a sostenere le operazioni a favore della Striscia di Gaza, promettendo una “dura resa dei conti” contro Israele.
Nelle ultime 24 ore, il conflitto ha visto anche la morte di quattro soldati israeliani durante i combattimenti a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Tra le vittime figura Agam Naim, sergente paramedico di 20 anni, la prima soldatessa israeliana a perdere la vita dall’inizio dell’offensiva contro Hamas. Il bilancio totale delle vittime israeliane è ora di 348.
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