Ieri l’Iran ha attaccato Israele con oltre 200 missili, scatenando una delle più gravi escalation tra i due paesi negli ultimi anni. Quasi tutti i missili sono stati intercettati dalle difese israeliane, con l’assistenza delle forze statunitensi, secondo fonti ufficiali. Anche Londra e Parigi hanno dichiarato di aver “fatto la loro parte” nel sostenere Israele nella difesa contro l’attacco.
Teheran ha dichiarato lo stato di guerra e ha minacciato di “ridurre in cenere Tel Aviv” qualora Israele risponda all’aggressione. Tuttavia, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha già annunciato che “l’Iran pagherà” per l’attacco e che le Forze di Difesa Israeliane (IDF) colpiranno “con forza” nel corso della notte in Medio Oriente.
Nel frattempo, i media statunitensi riportano che metà dell’arsenale di Hezbollah, la milizia sciita libanese alleata dell’Iran, sarebbe stato distrutto durante i raid aerei israeliani in Libano, segnalando un possibile colpo significativo alla capacità offensiva del gruppo.
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