Raid israeliano su una moschea a Gaza: almeno 21 morti e escalation di tensione in Medio Oriente

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Un violento raid aereo israeliano ha colpito una moschea nel centro della Striscia di Gaza, provocando almeno 21 morti e un numero imprecisato di feriti, come riferito dalla Protezione Civile di Hama. L’attacco è avvenuto in un contesto di crescente intensificazione del conflitto tra Israele e gruppi armati nella regione. Nelle stesse ore, la televisione di Hezbollah ha riportato che caccia israeliani hanno condotto oltre 25 raid nella parte meridionale di Beirut, dove si ritiene che siano stati colpiti obiettivi strategici legati al gruppo sciita libanese.

L’esercito israeliano ha confermato di aver effettuato “raid mirati” contro depositi di armi e infrastrutture terroristiche di Hezbollah nella capitale libanese. Questi attacchi fanno parte di una risposta coordinata alle minacce percepite provenienti da diverse fazioni armate operanti nella regione, in particolare Hezbollah, alleato chiave dell’Iran.

L’escalation tra Israele e l’Iran sembra avvicinarsi a un punto critico. Funzionari statunitensi, parlando al sito israeliano Ynet, hanno affermato che un attacco israeliano contro l’Iran potrebbe essere “imminente”. La crescente tensione è confermata dalle dichiarazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il quale ha ribadito la determinazione di Israele a rispondere agli attacchi iraniani. “Risponderemo all’Iran, ne abbiamo il diritto. Ha lanciato centinaia di missili ed è dietro a tutte le minacce,” ha dichiarato Netanyahu, sottolineando il ruolo dell’Iran come principale regista delle azioni ostili contro lo Stato ebraico.

Nel frattempo, è attesa a Tel Aviv la visita del generale Michael Kurilla, comandante del Centcom, il comando militare centrale degli Stati Uniti, per coordinarsi con le Forze di Difesa Israeliane (IDF). Il generale Kurilla sarà coinvolto nel definire le strategie operative in vista di un possibile ampliamento del conflitto.

In Libano, ci sono speculazioni sul destino di figure di alto profilo tra le file di Hezbollah e le forze iraniane. Secondo Channel 12, il generale Ismail Kaani, comandante dei Pasdaran, potrebbe essere stato colpito durante il bombardamento notturno che ha preso di mira obiettivi a sud di Beirut, tra cui il successore designato di Hassan Nasrallah, Hashim Safieddine, e il capo dell’intelligence iraniana, Zima. Tuttavia, la sorte di Kaani rimane incerta.

Anche il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, è sopravvissuto ai recenti attacchi, ma le prospettive per il suo futuro sono cupe, secondo le fonti israeliane. Sinwar, ritenuto il mandante delle sanguinose incursioni di Hamas in Israele avvenute l’anno scorso, sembra consapevole del rischio crescente per la sua vita, in un momento in cui la regione è sull’orlo di una nuova escalation militare.

L’area, già in preda a tensioni storiche, vede ora un aumento delle ostilità che coinvolge Israele, Hezbollah e l’Iran, con ripercussioni che potrebbero estendersi ben oltre i confini regionali.

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