Attacco hacker contro la tv di Stato russa, rivendicato da un gruppo filo-ucraino

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MOSCA – “Il nostro patrimonio informativo statale, uno dei più grandi, ha dovuto affrontare un attacco hacker senza precedenti alla sua infrastruttura digitale”, ha dichiarato Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, in seguito alla notizia di un attacco hacker contro l’emittente radiotelevisiva statale russa Vgtrk. L’attacco è stato rivendicato dal gruppo hacker anonimo filo-ucraino Sudo rm-RF, secondo quanto riportato da Rbc Ukraina.

L’attacco, avvenuto proprio nel giorno del compleanno del presidente Vladimir Putin, ha interrotto temporaneamente le trasmissioni online dei canali Rossiya 1 e Rossiya 24, bloccando alcune delle trasmissioni mattutine. Questo evento segna un altro episodio nella crescente guerra informatica tra le due nazioni coinvolte nel conflitto russo-ucraino.

Esplosioni in Crimea nella notte

Nella notte, esplosioni sono state udite nella Crimea occupata. Secondo Rbc-Ucraina, che cita il canale Telegram Crimean Wind, almeno sette esplosioni, insieme a spari, sono state segnalate vicino alla base aerea di Saki a Novofedorivka. Ulteriori esplosioni sono state registrate nel distretto di Sinferopoli, dove si ritiene che un numero imprecisato di droni stesse dirigendosi verso la città occupata.

Consegna di F-16 all’Ucraina

Nel frattempo, i Paesi Bassi hanno consegnato il primo lotto di caccia F-16 all’Ucraina, con il resto che seguirà nei prossimi mesi. Questo rafforza ulteriormente il supporto militare occidentale a Kiev nel conflitto con la Russia.

Piani di reclutamento della Russia

Secondo Andriy Kovalenko, capo del Centro per la lotta alla disinformazione dell’Ucraina, le autorità russe hanno in programma di reclutare almeno 225.000 soldati a contratto all’anno per i prossimi tre anni, per rafforzare l’esercito russo nel contesto della prolungata guerra in Ucraina.

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