Dopo il rinvio del vertice di Ramstein, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avviato un vero e proprio ‘summit europeo a tappe’, con l’obiettivo di consolidare il sostegno politico e militare dei principali alleati occidentali. In soli due giorni, quattro capitali cruciali – Londra, Parigi, Roma e infine Berlino – diventano le tappe fondamentali di un percorso diplomatico mirato a garantire l’assistenza necessaria all’Ucraina in vista dell’inverno. Un periodo che Zelensky punta a sfruttare per dare concretezza al suo ‘piano della vittoria’ e preparare il terreno per un futuro summit sulla pace.
Un messaggio chiaro: nessun cessate il fuoco
Durante questa intensa maratona diplomatica, Zelensky ha chiarito fin da subito un punto fondamentale: il cessate il fuoco non è un argomento di discussione. Nonostante le pressioni internazionali per cercare una soluzione diplomatica al conflitto con la Russia, Kiev non è disposta a fare concessioni, in particolare sul piano territoriale. Per Zelensky, ogni compromesso sarebbe una sconfitta non solo per l’Ucraina, ma per l’intera comunità internazionale che sostiene la sua resistenza.
Sostegno italiano: Meloni ribadisce l’impegno di Roma
La tappa italiana del tour ha visto il presidente ucraino accolto dalla premier Giorgia Meloni a Villa Pamphili. Durante l’incontro, Meloni ha espresso un sostegno “fermo” e “a 360 gradi” a Kiev, sottolineando che la pace deve essere raggiunta senza alcuna resa. La premier italiana ha condannato le proposte di un cessate il fuoco che equivarrebbero a una resa “come tanti, troppi, suggeriscono vigliaccamente”, dimostrando ancora una volta la forte alleanza tra Roma e Kiev.
L’incontro con Meloni rappresenta una conferma dell’impegno italiano a fornire non solo aiuti umanitari, ma anche un sostegno militare concreto. Roma, infatti, si è dimostrata tra i più convinti sostenitori dell’integrità territoriale dell’Ucraina e ha promesso nuovi pacchetti di aiuti, indispensabili per mantenere la pressione sulle forze russe durante i mesi invernali.
Verso Berlino: il ruolo cruciale della Germania
Dopo Roma, Zelensky si dirige verso Berlino, dove lo attende un altro incontro fondamentale. La Germania, sotto la guida di Olaf Scholz, ha rappresentato un partner fondamentale per Kiev, anche se inizialmente con qualche esitazione. Tuttavia, il crescente impegno tedesco nell’invio di armi e nell’assistenza finanziaria rappresenta una colonna portante per la strategia ucraina.
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