ROMA – In vista del Consiglio europeo del 17-18 ottobre, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha illustrato al Senato le sfide che l’Unione Europea dovrà affrontare, sottolineando il clima di preoccupazione per il protrarsi della guerra in Ucraina e l’escalation in Medio Oriente. “Questa nuova legislatura europea si è aperta all’insegna dell’incertezza geopolitica”, ha affermato Meloni, toccando temi centrali come la migrazione e la decarbonizzazione.
Tra le azioni diplomatiche imminenti, ha annunciato che il ministro degli Esteri Antonio Tajani visiterà Israele e Palestina, mentre lei stessa sarà in Libano nei prossimi giorni. La premier ha definito il prossimo Consiglio come “di transizione”, fondamentale per tracciare la strategia europea dei prossimi anni, aggiungendo che “l’Italia farà la sua parte”.
La nomina di Fitto e la questione Pnrr
Meloni ha difeso la candidatura di Raffaele Fitto come commissario europeo, sottolineando l’importanza delle deleghe alla Coesione e al Pnrr, dichiarando che esse rappresentano un’opportunità per promuovere maggiore flessibilità negli investimenti europei. Ha esortato tutte le forze politiche a sostenere Fitto senza “distinguo e tentennamenti”, considerandolo un interesse nazionale primario.
L’Europa di domani
La presidente ha evidenziato l’urgenza di un cambiamento nell’Ue: “Le recenti elezioni europee hanno indicato chiaramente che l’Europa di domani non può essere quella di oggi. Dobbiamo ripensare le nostre priorità e il nostro ruolo sulla scena globale”. Meloni ha anche chiesto di esplorare nuovi strumenti di debito comune e di mobilitare meglio i capitali privati per favorire una crescita sostenibile e un’industria più competitiva.
Concludendo, Meloni ha ribadito la necessità di azioni politiche concrete per trasformare le priorità dell’Ue in una strategia industriale ambiziosa e al passo con le esigenze globali.
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