Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in visita in Israele, ha dichiarato che è giunto il momento di porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, sottolineando che Israele ha raggiunto gran parte dei suoi obiettivi strategici. Dal 7 ottobre dell’anno scorso, ha affermato Blinken, Israele ha compiuto significativi progressi in termini di sicurezza nella regione, ma ora deve fare di più per consentire l’arrivo degli aiuti umanitari alla popolazione palestinese.
La situazione militare resta comunque tesa. Le forze israeliane hanno confermato l’uccisione di Hachem Safieddine, successore designato del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, eliminato il 27 settembre scorso. Hezbollah, la potente milizia sciita libanese, ha rivendicato un attacco condotto sabato contro la casa del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Cesarea, intensificando così le tensioni tra Libano e Israele.
Intanto, lo Shin Bet, il servizio di sicurezza israeliano, ha annunciato l’arresto di sette giovani di Gerusalemme Est, di età compresa tra 19 e 23 anni, accusati di aver pianificato attacchi in Israele per conto dell’Iran. Tra i loro obiettivi figuravano un sindaco e uno scienziato nucleare, in quella che sembra essere un’operazione orchestrata da Teheran per destabilizzare ulteriormente il Paese.
La situazione resta delicata, con gli Stati Uniti che spingono per una risoluzione del conflitto e la comunità internazionale che guarda con apprensione ai nuovi sviluppi legati all’influenza dell’Iran e di Hezbollah nella regione.
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