Crisi in Medio Oriente: attacchi aerei su Libano e Gaza, decine di vittime

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(Anas-Mohammed/Shutterstock) Nella notte, un attacco aereo israeliano ha colpito Hasbaya, città situata nell’est del Libano vicino al confine con la Siria, causando la morte di tre giornalisti noti per la loro vicinanza all’Iran e a Hezbollah, come riferito dai media libanesi. Beirut ha condannato l’accaduto, definendolo un “crimine di guerra.” Parallelamente, la situazione nella Striscia di Gaza rimane drammatica: un bombardamento israeliano ha colpito una casa a Khan Yunis, nel sud della Striscia, provocando almeno 28 vittime, secondo l’emittente Al Jazeera. Altri 150 tra morti e feriti sono segnalati a seguito di un attacco su Jabalia, campo profughi nel nord di Gaza.

Non si arrestano neanche gli attacchi su altre strutture civili, tra cui una scuola che, secondo le autorità sanitarie di Hamas, ha visto 17 morti nelle ultime ore. Complessivamente, Hamas ha denunciato la perdita di oltre 770 vite nel nord della Striscia in meno di 20 giorni dall’inizio della nuova offensiva israeliana.

Tuttavia, mentre si intensificano le operazioni militari, emergono segnali di un possibile spiraglio diplomatico: i mediatori internazionali terranno un vertice domenica a Doha per discutere un potenziale accordo che contempli la liberazione degli ostaggi e un cessate il fuoco. Hamas, da parte sua, ha aperto alla possibilità di fermare i combattimenti, facendo sperare in una tregua che potrebbe interrompere temporaneamente il conflitto e portare sollievo alla popolazione locale, ormai provata da settimane di violenze e bombardamenti.

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