Nella notte, Israele ha condotto un attacco massiccio contro l’Iran, colpendo obiettivi strategici in tre diverse ondate, per oltre tre ore. Gli attacchi hanno mirato a basi militari, sistemi di difesa aerea, impianti di produzione missilistica e lanciatori di missili terra-terra, in una delle operazioni più rilevanti degli ultimi anni nella regione.
Il primo vicepresidente iraniano, Mohammad Reza Aref, ha commentato l’offensiva affermando che “il potere dell’Iran umilierà i nemici della madrepatria,” esprimendo una chiara determinazione alla resistenza. Tuttavia, fonti arabe riportano che l’Iran, attraverso un intermediario straniero, ha informato Israele che non risponderà agli attacchi ricevuti, un tentativo di evitare una possibile escalation.
Gli Stati Uniti, intervenendo nella crisi, hanno invitato l’Iran a evitare azioni aggressive verso Israele, sottolineando la necessità di evitare un’escalation. Anche Mosca ha espresso preoccupazione e ha chiesto “moderazione a tutti,” riflettendo il timore di un conflitto più ampio che coinvolga altri attori internazionali.
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