Alluvioni in Spagna: il bilancio dei morti sale a 205, disperati gli sforzi per salvare i dispersi

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Il bilancio delle vittime delle devastanti alluvioni che hanno colpito la Spagna, in particolare la zona di Valencia, continua a salire, raggiungendo un drammatico totale di 205 morti. Le autorità temono che il numero delle vittime aumenti ulteriormente, dato l’alto numero di dispersi. La perturbazione Dana non accenna a diminuire, e il primo ministro Pedro Sánchez ha ribadito l’allerta per i prossimi giorni, in particolare per le Baleari, mentre le autorità locali invitano la popolazione alla massima prudenza.

Emergenza senza fine per i sopravvissuti: mancano luce, acqua potabile e cibo

Migliaia di persone sono ormai da giorni senza luce e acqua potabile, con gravi difficoltà di approvvigionamento alimentare. A peggiorare la situazione, le condizioni meteorologiche continuano a essere critiche, e l’allerta resta elevata. A Huelva, dove le inondazioni hanno colpito duramente, la situazione resta complessa: strade e case sono invase dall’acqua e dal fango, con interi quartieri isolati.

Danni ingenti e un’enorme mobilitazione per i soccorsi

Per evitare il collasso del traffico e agevolare l’intervento dei soccorsi, la Generalitat Valenciana ha limitato la circolazione nei comuni della cintura Sud colpiti dall’alluvione. Su richiesta del governatore Carlos Mazon, altri 1.000 militari si sono uniti ai 2.000 già in azione per sgomberare i detriti e rimuovere i veicoli bloccati. Il Ministero dell’Interno ha inoltre mobilitato oltre 4.470 tra polizia e Guardia Civil.

Una fiumana di volontari ha raggiunto i quartieri più devastati armata di pale e scope, trasportando acqua e viveri. Le squadre di soccorso lavorano senza sosta per rintracciare i dispersi. La situazione è particolarmente critica nelle aree più colpite, dove macchine accatastate, fango e detriti rendono difficile l’avanzamento dei soccorsi. Si teme che possano esserci ancora corpi non recuperati sotto le macerie.

Storie di speranza tra la devastazione

In mezzo alla tragedia, emerge una storia di speranza: una donna è stata ritrovata viva dopo tre giorni trascorsi intrappolata in un’auto sommersa in un sottopassaggio di Benetússer, una delle aree più colpite. Il suo salvataggio ha commosso la nazione, offrendo un barlume di speranza in una situazione di devastazione totale.

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