BUDAPEST – Al vertice della Comunità Politica Europea tenutosi ieri a Budapest, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato dichiarazioni significative in merito alla situazione del suo Paese e agli sforzi per porre fine al conflitto con la Russia. Nel suo intervento, Zelensky ha riferito di aver avuto una conversazione “positiva e produttiva” con l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “Ieri ho parlato con il presidente Trump, come molti di voi. È stata una conversazione positiva e produttiva,” ha detto Zelensky, aggiungendo tuttavia che “nessuno può ancora sapere quali saranno le sue azioni concrete.”
Il presidente ucraino ha poi ribadito la posizione di Kiev in merito a qualsiasi proposta di pace: “Siamo aperti a qualsiasi idea costruttiva per raggiungere una pace giusta per il nostro Paese. Ma siamo noi a dover decidere cosa dovrebbe e non dovrebbe essere all’ordine del giorno per porre fine a questa guerra.”
Putin: “Avventurismo” nelle dichiarazioni occidentali
Dall’altra parte del conflitto, il presidente russo Vladimir Putin ha definito “scandaloso avventurismo” gli appelli dell’Occidente a sconfiggere strategicamente la Russia, una potenza nucleare. Putin ha affermato che nessuno può garantire che i Paesi occidentali non utilizzeranno armi nucleari, esprimendo scetticismo e preoccupazione per le dichiarazioni e i piani degli Stati occidentali riguardo al conflitto in Ucraina.
Attacchi russi su Kiev e nuovi sviluppi internazionali
Intanto, Kiev è stata ancora una volta bersaglio di attacchi con droni russi. I detriti dei droni abbattuti dalle difese ucraine hanno provocato danni e incendi in sei distretti della capitale, con un bilancio di almeno due feriti. Questo ennesimo attacco testimonia la continua escalation del conflitto e l’intensificarsi delle tensioni nel cuore dell’Ucraina.
La Corea del Sud valuta fornitura diretta di armi a Kiev
In un altro sviluppo, la Corea del Sud ha lasciato intendere la possibilità di fornire direttamente armi all’Ucraina. Pur mantenendo finora una posizione neutrale, Seul sembra considerare un cambiamento strategico nella sua politica di supporto. Una scelta che potrebbe segnare un passo importante, amplificando la portata dell’intervento internazionale a sostegno di Kiev.
Queste dichiarazioni e sviluppi riflettono le molteplici pressioni e l’incertezza che caratterizzano il quadro geopolitico attuale, mentre la comunità internazionale continua a cercare soluzioni per una pace duratura, pur nella complessità delle trattative e delle alleanze in evoluzione.
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