(Kutsenko Volodymyr/Shutterstock) In un’intervista alla BBC, Bryan Lanza, consigliere dell’ex presidente e ora rieletto Donald Trump, ha dichiarato che la nuova amministrazione degli Stati Uniti si concentrerà principalmente sul raggiungimento della pace in Ucraina, lasciando in secondo piano il ripristino dell’integrità territoriale del Paese. Secondo Lanza, il conflitto ucraino richiede una “visione realistica della pace” da parte del presidente Volodymyr Zelensky, in una direzione che sembra suggerire una possibile accettazione della perdita della Crimea, territorio che la Russia ha annesso nel 2014 e che Kiev rivendica ancora come proprio.
Nuovi missili per la difesa aerea ucraina
Nonostante il cambio di approccio della politica americana, l’assistenza militare all’Ucraina prosegue: il Pentagono ha annunciato l’invio di 500 missili intercettori destinati ai sistemi di difesa aerea Nasams e Patriot già operativi in Ucraina. Questi sistemi sono fondamentali per la protezione delle città ucraine dagli attacchi aerei russi, che continuano a colpire infrastrutture critiche e aree abitate. La fornitura di missili intercettori risponde alla necessità di rafforzare le difese aeree ucraine, specialmente in vista dell’inverno, una stagione che storicamente aumenta la vulnerabilità delle infrastrutture energetiche del Paese.
L’alleanza tra Russia e Corea del Nord
Intanto, dalla Russia arrivano segnali di una crescente cooperazione con la Corea del Nord. Il presidente Vladimir Putin ha infatti firmato la ratifica del Trattato di partenariato strategico globale con il governo di Kim Jong-un, un accordo che sembra consolidare ulteriormente i legami tra Mosca e Pyongyang. Il patto apre nuove opportunità di scambio, sia economico che militare, in un momento in cui la Russia è alla ricerca di alleati strategici per contrastare l’isolamento imposto dalle sanzioni occidentali e sostenere i suoi obiettivi in Ucraina e nelle aree di influenza geopolitica.
L’Europa rassicura l’Ucraina: Borrell in visita a Kiev
A seguito della rielezione di Trump, anche l’Unione Europea ha ribadito il suo impegno verso l’Ucraina. Josep Borrell, Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, è arrivato a Kiev per incontrare i vertici del governo ucraino e rinnovare il sostegno europeo. La visita di Borrell segna un momento cruciale: è infatti la prima volta che un alto funzionario dell’UE visita l’Ucraina dopo la vittoria elettorale di Trump, che ha riacceso il dibattito sul futuro dell’assistenza occidentale a Kiev. L’incontro con il governo ucraino serve anche a rassicurare il Paese circa l’impegno dell’Europa per la stabilità e la sicurezza nella regione, nonostante le incertezze che potrebbero sorgere dalla nuova direzione della politica estera americana.
Uno scenario in evoluzione per il conflitto ucraino
L’insieme di queste dinamiche indica un nuovo equilibrio che potrebbe emergere nel conflitto ucraino. Mentre gli Stati Uniti potrebbero spingere verso una soluzione diplomatica, l’Europa si conferma come un partner essenziale per l’Ucraina, anche in un momento di potenziale cambiamento nella strategia della Nato e degli alleati occidentali. La ratifica dell’alleanza tra Russia e Corea del Nord e l’aumento delle difese ucraine sottolineano come il conflitto sia ancora al centro di manovre e alleanze geopolitiche globali, con conseguenze che vanno ben oltre i confini dell’Ucraina.
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