Giovedì scorso, l’ex presidente statunitense Donald Trump ha avuto una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin, la prima dopo la sua recente elezione come candidato del Partito Repubblicano. Secondo quanto riportato dal Washington Post, la telefonata è avvenuta mentre Trump si trovava nella sua residenza di Mar-a-Lago. Durante il colloquio, Trump avrebbe invitato Putin a non intensificare la guerra in Ucraina, ricordandogli la significativa presenza militare americana in Europa come segnale di dissuasione.
La situazione in Ucraina rimane estremamente tesa. Fonti americane e ucraine, citate dal New York Times, riferiscono che la Russia ha radunato circa 50.000 soldati nella regione del Kursk, inclusi contingenti militari nordcoreani, in preparazione per possibili azioni offensive. Questo movimento è interpretato come un segnale di un’eventuale escalation per riconquistare i territori persi.
Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha informato i suoi concittadini e il mondo intero attraverso i social media sull’intensità degli attacchi russi di questa settimana. Zelensky ha evidenziato il lavoro incessante delle forze di difesa aerea ucraine, impegnate giorno e notte per contrastare i droni e le bombe aeree lanciate dalla Russia. “Ieri sera, la Russia ha lanciato un numero record di 145 droni Shahed e altri velivoli d’attacco contro l’Ucraina. Durante la settimana, ha utilizzato oltre 800 bombe aeree guidate, circa 600 droni d’attacco e quasi 20 missili di vario tipo”, ha dichiarato Zelensky, sottolineando l’intensificarsi delle operazioni militari russe.
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