Dopo la vittoria contro Kamala Harris nelle elezioni presidenziali americane, Donald Trump è già al lavoro per definire la squadra che lo affiancherà alla Casa Bianca. Alcune nomine di peso sono già state annunciate sulla piattaforma Truth, e tra i collaboratori del presidente eletto figurano noti esponenti del mondo degli affari, veterani dell’esercito, politici conservatori e imprenditori tech. Ecco un riepilogo dei nomi più rilevanti:
Elon Musk e Vivek Ramaswamy saranno a capo del nuovo Dipartimento per l’Efficienza Governativa, il “Doge”. Musk, l’uomo più ricco del mondo, lavorerà in collaborazione con l’imprenditore e politico Vivek Ramaswamy per “smantellare la burocrazia” e ridurre le spese governative. Trump ha dichiarato che questo progetto potrebbe trasformarsi nel “progetto Manhattan dei nostri tempi”.
William Joseph McGinley è stato scelto come nuovo avvocato della Casa Bianca. Figura di spicco del team legale di Trump già nel primo mandato, McGinley si occuperà di temi chiave come l’integrità elettorale.
Pete Hegseth, ex conduttore di Fox News e veterano decorato, è stato nominato a sorpresa come nuovo segretario della Difesa. Trump lo ha elogiato per la sua fedeltà al movimento “America First”, sostenendo che sotto la sua guida il Pentagono tornerà a essere un pilastro della sicurezza nazionale.
Kristi Noem, governatrice del South Dakota e stretta alleata di Trump, sarà a capo del Dipartimento della Sicurezza Interna (Homeland Security). Fervente sostenitrice di Trump, Noem ha spesso fatto notizia per le sue posizioni forti e la sua proposta simbolica di scolpire il volto di Trump sul Monte Rushmore.
John Ratcliffe guiderà la CIA. Ex direttore della National Intelligence, Ratcliffe è noto per il suo sostegno incondizionato a Trump e per aver difeso posizioni controverse durante il mandato del presidente.
Steve Witkoff, magnate dell’immobiliare, sarà l’inviato speciale per il Medio Oriente. Amico di lunga data di Trump, Witkoff avrà l’incarico di lavorare per la pace nella regione.
Mike Huckabee, ex governatore dell’Arkansas, è stato designato come ambasciatore degli Stati Uniti in Israele. Huckabee, noto conservatore, dovrà rafforzare i legami con il Paese mediorientale, un alleato strategico per gli USA.
Lee Zeldin è stato scelto per guidare l’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA). Conosciuto per le sue posizioni favorevoli alla deregulation, Zeldin si impegnerà a garantire standard che supportino la crescita economica americana.
Elise Stefanik, deputata repubblicana di New York, sarà l’ambasciatrice americana presso le Nazioni Unite. Ritenuta una delle figure più influenti del movimento “America First”, Stefanik rappresenterà gli Stati Uniti nell’arena internazionale.
Tom Homan torna a guidare l’Immigration and Customs Enforcement (ICE), incarico che aveva già ricoperto durante la prima amministrazione Trump. Conosciuto per la sua politica di intransigenza, Homan è determinato a lanciare la più grande operazione di deportazione di immigrati clandestini nella storia americana.
Susie Wiles, stratega politica e direttrice della campagna di Trump, assumerà il ruolo di chief of staff della Casa Bianca.
Mike Waltz, deputato ed ex Green Beret, sarà consigliere alla sicurezza nazionale, con un focus sulle minacce poste da Cina, Russia e Iran.
Marco Rubio, senatore della Florida, è stato nominato Segretario di Stato, diventando il primo ispanico a ricoprire questo ruolo. Con una linea dura in politica estera, Rubio avrà il compito di negoziare le delicate questioni legate a Ucraina e Medio Oriente.
Matt Gaetz, deputato della Florida, è stato infine designato nuovo ministro della Giustizia. Gaetz, noto per le sue posizioni radicali sulla giustizia, sarà responsabile delle riforme del sistema giudiziario.
L’amministrazione Trump appare dunque fortemente orientata verso una politica di riduzione della burocrazia, di rafforzamento della sicurezza interna e della promozione dell’agenda “America First”.
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