Dopo due mesi di silenzi, mezzi annunci e smentite, alla fine è avvenuta la tanto attesa telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Un colloquio che arriva probabilmente a seguito della vittoria di Donald Trump nelle elezioni americane, con il quale Scholz aveva già avuto un incontro la scorsa settimana, dichiarando di essere pronto a “lavorare insieme per il ritorno della pace in Europa”. La chiamata tra i due leader si è svolta in un momento particolarmente delicato della guerra in Ucraina, ma le parti hanno sottolineato di aver mantenuto posizioni ferme.
Le richieste di Scholz: cessate il fuoco e negoziati con Kiev
Secondo quanto riportato dal governo tedesco, il cancelliere Scholz ha sollecitato Putin a ritirare le truppe russe dall’Ucraina e ad aprirsi a negoziati con Kiev per una “pace giusta e duratura”. Il leader tedesco ha anche ribadito la determinazione della Germania nel continuare a sostenere l’Ucraina nella sua lotta difensiva contro l’aggressione russa. La richiesta di Scholz di un cessate il fuoco e un dialogo costruttivo con l’Ucraina rimane un punto centrale della posizione tedesca, nonostante le difficoltà a trovare un compromesso tra le parti.
Zelensky annuncia il Piano di resilienza dell’Ucraina
Nel frattempo, Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, ha annunciato che la prossima settimana sarà presentato il “Piano di resilienza interna dell’Ucraina”, un documento articolato in 10 punti che dovrebbe delineare le misure per il rafforzamento e la ricostruzione del Paese. Questo piano segna una tappa importante nella strategia ucraina di resistenza alla guerra russa, mettendo in evidenza la necessità di rimanere uniti e concentrati nella lotta contro l’invasione, mentre si cerca al contempo di costruire una visione per il futuro del Paese, anche con l’aiuto internazionale.
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